lunedì 23 luglio 2012

Usa il tuo talento!

Oggi mi sono imbattuto nel libro "Dovresti tornare a guidare il camion Elvis" di Sebastiano Zanolli, e dopo poche pagine mi ha colpito questa frase

"Quanto tempo alla settimana dedicate a preparare un'alternativa alla vostra situazione lavorativa?"

La frase mi ha colpito perché tocca un argomento a me molto caro, che mi permette di misurarmi quotidianamente con nuove sfide, e allo stesso tempo mi carica di responsabilità, constatando quale livello di "non azione" abbia raggiunto una buona fetta delle cosiddette "giovani leve". 

Personalmente ho sempre visto il lavoro come una grande opportunità per scoprire qualcosa di più su me stesso, cimentandomi in varie attività, dai ruoli più duri di operaio a quelli più creativi legati al mondo del sales & marketing. Ogni esperienza è un'occasione per dare tutto me stesso e capire cosa mi renda davvero felice. I miei limiti passano in secondo piano: quando trovo qualcosa che mi piace davvero, allora la mia passione trova piena realizzazione. E per fare questo studio, faccio ricerche sul web, coltivo dei contatti, mi metto in gioco. 

Su questo tema mi piace confrontarmi con le persone, sul lavoro come tra amici, e sui social network come Linkedin. E ascoltando le varie opinioni, troppo spesso prevale la pratica del lamento fine a se stesso. Sempre più le persone sono insoddisfatte di quello che sono, di ciò che fanno e che hanno, e allora scaricano le loro frustrazioni piangendosi addosso, se poi c'è anche una spalla su cui piangere ancora meglio!!
Trovare soluzioni richiede impegno, creatività, passione, sacrificio, preparazione, e alla fine in pochi sono disposti a tutto questo per realizzarsi. 

Non mi piace dispensare consigli, ma condividere riflessioni e inviti all'azione, visto che poi ognuno di noi può certamente imparare dall'esperienza, a condizione che decida di agire.

 E allora "Torniamo bambini! Provare non costa nulla"

Da piccoli inventiamo giochi, passiamo giornate intere a creare situazioni che ci fanno stare bene, a fantasticare sul futuro. La bellezza di tutto questo è che poi agiamo per provare a costruire il nostro piccolo grande mondo. E poi: quante volte siamo caduti dalla bicicletta, e con graffi e sbucciature ci siamo rimessi in sella fino a quando non abbiamo imparato ad andare dritti per la nostra strada? 
Da grandi cambiano le nostre esigenze, e quindi i nostri obiettivi, questo è normale, ma non è normale perdere lo spirito di iniziativa propria del bambino che è in noi, quella forza che ci spinge a non arrenderci mai e a trovare soluzioni in grado di farci superare ogni difficoltà. Solo così potremo tirare fuori il talento che è in noi: per riconoscerlo dobbiamo usarlo!

Affrontiamo il mondo degli adulti con l'energia e lo spirito creativo dei bambini. 
Così facendo non so se riusciremo a realizzare tutti i nostri i sogni, ma certamente saremo più felici per il semplice fatto che ci adoperiamo per alimentare le nostre passioni, e come per magia non avremo più  tempo per lamentarci invano!