sabato 12 luglio 2014

La produttività creativa

Ciao, 
voglio aprire questo post con una frase di Robin Sharma alla quale ho ripensato stamattina: 


La situazione che mi ha fatto tornare alla mente questo principio, tanto semplice quanto fondamentale per riuscire ad avere delle performance eccellenti, si è verificata in un momento di puro relax. Sono le 12, dopo un bel tragitto in moto nel bosco del Cansiglio, al confine tra le provincie di Treviso e Belluno, decido, insieme a mia moglie, di fermarmi in un locale del posto per mangiare. L'area all'esterno del ristorantino è deserta, evidentemente siamo i primi avventori della mattina. Appena entrati chiediamo se sia possibile mangiare, e la ragazza dietro il banco ci dice che la cucina aprirà tra 30 minuti, facendoci intendere di ritornare per quell'ora. Secondo te abbiamo pranzato lì? Evidentemente no! La ragazza ha chiaramente commesso un'ingenuità nel trattarci in quel modo, non credo che ci fosse malafede, e l'ingenuità si verifica proprio quando non siamo concentrati su quello che facciamo. In questo caso lei non era concentrata su noi (probabili) clienti e sulla nostra richiesta. Anche se la cucina era chiusa, davanti alla nostra domanda (se chiediamo di poter mangiare in un ristorante evidentemente abbiamo fame!) con un po' di attenzione avrebbe potuto gestirci in modo più utile e produttivo per la sua attività. Ad esempio invitandoci ad accomodarci, offrendoci un aperitivo con degli stuzzichini (non serve uno chef per preparare un piccolo tagliere accompagnato da 2 birre!), magari mettendo della musica di sottofondo per allietare la nostra attesa, visto che la cucina avrebbe aperto solo mezz'ora più tardi. Questa soluzione sarebbe stata una risposta creativa alla nostra richiesta, nonostante la chiusura della cucina, utile per non perdere dei clienti.

Ed ecco che mi torna in mente la frase di Sharma! Al di là dell'inesperta cameriera, quanto volte noi perdiamo delle opportunità, piccole o grandi che siano, perché non siamo focalizzati al 100% su quello che dobbiamo fare? Questo perché le distrazioni che quotidianamente minano la nostra produttività sono sempre maggiori e frequenti, e neanche ce ne accorgiamo di quanto ci danneggiano. Le condizioni di mercato stanno cambiando radicalmente, e questo richiede grandi capacità di adattamento e una creatività superiore per continuare a fare la differenza. Per fare questo non serve essere dei geni, è sufficiente studiare, applicarsi, sperimentare, avere sempre ben presente la propria vision (se vuoi approfondire il tema della vision ti lascerò un link alla fine del post, non voglio distrarti!). In questo modo, anche quando sembrerà che non saremo in grado di raggiungere la nostra meta, la nostra mente sarà pronta ed allenata, e genererà soluzioni creative in grado di superare gli ostacoli incontrati. 

Ti faccio 2 esempi per rendere ancora meglio l'idea: 
1) avere un punto vendita e aprire puntualmente ogni mattina sperando che i clienti entrino già con l'intenzione di comprare può non bastare per portare al successo il proprio business. E' necessario proporsi in modo diverso e innovativo, stimolando la domanda. Ho visto recentemente la soluzione attuata da un ristorante, che dopo aver rinnovato il suo menu, ha allestito uno stand nel centro del paese offrendo degustazioni di un nuovo piatto ai passanti, invitandoli poi nel ristorante per assaggiare tutto il resto. 

2) Le aziende non rispondono all'invio del mio cv? C'è chi non si demoralizza e adotta un approccio creativo, alla fine rivelatosi efficace. Alec Brownstein, copywriter trentenne, aveva il sogno di lavorare in una delle più importanti agenzie pubblicitarie di New York. Per raggiungere il suo obiettivo ha acquistato 5 adwords (gli annunci pubblicitari che compaiono dopo una tua ricerca su Google alla destra dei risultati, in genere inerenti all'oggetto della tua ricerca), utilizzando come parole chiave i nomi dei direttori creativi delle principali agenzie della città. Quando queste persone cercavano il loro nome su Google (pratica molto diffusa, hai mai provato a cercare il tuo nome su Google?) trovavano per prima cosa una pubblicità che li invitava ad assumere Alec. Risultato? Quattro colloqui e due offerte di lavoro con un investimento di 6 dollari. Oggi Alec è senior copywriter alla Young&Rubicam. 

Cosa accomuna i titolari del ristorante e Alec? La concentrazione sul risultato, la preparazione, la creatività nel mettere in atto azioni che li porteranno al successo. In questo contesto sono bandite distrazioni, il semplice dare ascolto alla propria vocina interiore che ci ripete "non ce la farai mai", "prenditi una pausa", "ma chi te lo fa fare". 
Quello su cui ti focalizzi si espande, ricordatelo sempre! Qualsiasi siano i tuoi obiettivi, mettili al centro della tua attenzione ed elimina il superfluo. 
Ecco perché amo passare delle ore nel silenzio dei boschi veneti, mi permette di lasciarmi alle spalle il superfluo e concentrarmi sull'essenziale. 

In conclusione ti lascio con un anneddoto. 

Quando Obama vinse le elezioni, un giornalista intervistò un suo amico, che disse:"Da ragazzi, in riva al mare, parlavamo dei nostri sogni. Lui voleva diventare presidente degli USA, io volevo aprire un negozio di orologi. Barak, ce l'abbiamo fatta entrambi. Che tu voglia aggiustare il mondo o un orologio non c'è differenza: se riesci, sei un vincente. 

Se vuoi approfondire il tema della vision ti lascio come promesso una risorsa, clicca qui.