lunedì 29 settembre 2014

Promesse non mantenute


"Noi del Gruppo... diamo un servizio offerto con passione e professionalità"

Questo è l'estratto preso dalla pagina aziendale di un gruppo di concessionari, che ho ripreso dopo aver avuto un'esperienza presso una loro sede. Ecco come sono arrivato a questa pagina web!
Proprio ieri, domenica, ho scelto di fare un giro in qualche concessionario per conoscere le novità presentate, da buon maschietto i motori sono una passione, e sono proprio le passioni che alla fine ti fanno aprire il portafogli, non credi?!

Bene, arrivato sul posto noto che la struttura si presenta davvero bene, svavillante, con le auto che mi aspettavo di trovare già pronte nell'area test drive. Dopo circa 15 minuti passati nel piazzale ad osservare le vetture, e senza essere neanche minimamente avvicinato da un venditore, entro all'interno del concessionario. Il salone è vuoto, neanche un cliente, e 3 venditori, tutti in tiro, giacca e cravatta, sono in un angolo che parlano tra di loro, e anziché rispondere al mio saluto mi guardano quasi infastiditi. Mi hanno sfidato, inizio ad osservare ogni modello di auto, voglio proprio vedere se prima o poi qualcuno verrà a chiedermi per quale motivo sono lì alle 10 del mattino a rovinargli la domenica (facile da intuire, no? Non si va mica in un concessionario per comprare un telefono!), e invece niente, hanno vinto loro. Esco dal salone dopo 30 minuti, e i 3 moschettieri sono ancora lì. Addio test drive!

Da cliente rompiscatole ed esigente chiaramente non acquisterò mai da questo gruppo, ed eccomi arrivato sul suo sito. Voglio proprio vedere come si presenta ai suoi clienti. Puoi essere l'azienda più cool del momento, avere prodotti stratosferici, allestire punti vendita lussuosi, con un sito che celebra le tue grandi qualità, ma se poi, cara azienda, ti affidi a persone che tradiscono i tuoi valori e i tuoi buoni propositi, allora nei tuoi clienti, attuali e potenziali, non generi infatuazione ma disaffezione. Quanto lavoro sprecato!
Da questa esperienza ho trovato ulteriore conferma di quanto sia importante la coerenza tra valori e i comportamenti, e di come promesse non mantenute (ti serviremo con passione e professionalità) siano i killer di ogni business, anche il più fiorente. 


mercoledì 17 settembre 2014

Sii il miglior competitor di te stesso


Diventa il tuo miglior competitor. Vuoi essere migliore della concorrenza? Diventa il miglior competitor che potresti incontrare. 
                                                                                           Richard Branson
Apro questo post con una frase di Richard Branson perché oggi, macinando la quotidiana dose di chilometri, riflettevo proprio sul modo in cui ognuno di noi può emerge nel proprio settore. Scaricare la responsabilità della nostra insoddisfazione sulla crisi, sulla classe politica, sulla sfortuna, è un modo per andare a letto con la coscienza pulita: il mio "fallimento" dipende da qualcosa di più grande di me, fuori dalla mia portata. D'altra parte se dedico un'ora a lamentarmi chiaramente non potrò utilizzare quegli stessi 60 minuti per elaborare delle strategie più produttive. 
Se poi si osservano contesti come quelli dei social network, da Facebook a Linkedin, proliferano gruppi di persone che discutono con toni polemici, lamentosi e, ahime, inutili, sulla mancanza di lavoro, sulle cose che non vanno, e si creano sottogruppi che gareggiano su chi si duole di più!!!
E' il gioco delle parti, che alla fine non vede né vincitori né vinti: lo stato delle cose rimane immutato e nessuno trae beneficio da questo confronto. Che spreco di energie!
Partendo da questa osservazione mi sono fatto una domanda: 

se ogni giorno potessi dedicarmi esclusivamente a quello che desidero fare, concentrando le mie energie nella ricerca dell'eccellenza e dell'innovazione, come cambierebbe la mia vita? 

Prima ancora di darmi una risposta è sorta un altro interrogativo: 

cosa mi impedisce di farlo? 

La cosa spesso più complicata è quella di essere il coach di se stessi, perché ci si mette con le spalle al muro e non si può scaricare su altri la responsabilità di un'eventuale inattività: se mi dico che devo cambiare lo stato delle cose e poi non lo faccio, chi posso incolpare? 

Poche, semplici domande innescano un processo articolato ed entusiasmante, perché ogni cambiamento, anche piccolo, che decidiamo di introdurre con atteggiamenti più funzionali ai nostri obiettivi, porta benefici sempre crescenti nella nostra vita. 

Dedicati 15 minuti per rispondere alle domande che ho rivolto a me stesso (non a caso le ho evidenziate in corsivo e grassetto, così nessuno potrà dire di non averle viste!), e se ti va condividi la risposta commentando il post: c'è davvero bisogno di esempi positivi da seguire!!



domenica 7 settembre 2014

Problemi e opportunità nascoste


“I problemi sono opportunità nascoste e i vincoli possono effettivamente aumentare la creatività. Se avete alcune idee folli nella vostra mente, che la gente giudicherà impossibili da realizzare, bene, questo è un motivo ancora migliore per volerlo fare, perché le persone hanno una tendenza a vedere i problemi anziché il risultato finale, mentre se cominciate a considerare i problemi come vostri alleati, piuttosto che come vostri avversari, la vita inizia a ballare con voi nel modo più incredibile.”

Martin Villeneuve, regista e scrittore canadese. 

Ho scelto questa frase di Martin Villeneuve per aprire un post speciale, il numero 200 di questo blog! Questa frase racchiude l'esperienza che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita: hai mai avuto al tuo fianco qualcuno che ti ha scoraggiato dai tuoi intenti, convinta che non ce l' avresti mai fatta? E quante persone conosci che passano ore a lamentarsi di quello che non va, cercando alleati ai loro piagnistei?

Mi viene in mente un periodo della mia vita di qualche anno fa, quando l' idea di intraprendere la strada della formazione come trainer stava diventando sempre più impetuosa dentro di me: una persona a me vicina mi ripeteva che stavo perdendo tempo, che nel mondo della formazione c'è tanta "fuffa", e che non avrei fatto una buona scelta nell'intraprendere questa strada. 
Fortunatamente non ho ascoltato queste parole, e sai perché? Perché vedevo il risultato, la mia mission era già chiara: aiutare le persone a dare il meglio di loro stesse e supportarle nella realizzazione dei loro desideri. In questo mio percorso ho incontrato persone straordinarie, che mi hanno permesso di crescere e maturare, di capire quanto sia immenso il potenziale umano di ognuno di noi. 

Se penso poi al mondo del lavoro, quante volte la paura ci impedisce di prendere delle decisioni audaci, che potrebbero fare la differenza nella nostra vita? 
Oggi sei soddisfatto della tua posizione lavorativa? Il tuo percorso di carriera è in linea con le tue aspirazioni? Da 1 a 10, quanto sei contento di quello che stai facendo? Senti di aver espresso al meglio il tuo potenziale? In cosa può fare davvero la differenza? 
Queste sono solo alcune delle domande che mi sono posto ultimamente, e sto riflettendo profondamente per capire come passare al livello successivo, ovvero alla realizzazione di sogni ancora inespressi. Il primo passo che sto facendo è quello di ignorare le persone negative, artisti indiscussi dell'arte del lamento, e di condividere queste mie aspirazioni con delle persone che sono davvero importanti per me. Questa scelta mi permette di arricchire le mie idee con spunti nuovi, di valore, provenienti da chi stimi veramente e che potrebbe diventare il mio più valido alleato e partner. 

Il secondo passo è quello di passare all'azione, consapevole che il muro di incertezze crollerà giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, grazie al duro lavoro e all'incrollabile fiducia nei miei sogni. 

Sebastiano Zanolli scrive: "Le persone di successo sono coloro che fanno ciò che sognavano". 
E tu ti senti una persona di successo? 


Condividi la tua storia di successo nei commenti di questo post, il tuo contributo sarà di ispirazione per chi come te, ha ancora dei sogni da realizzare.