Ma il punto è che non "troviamo" noi stessi... creiamo noi stessi.
(Thomas Szasz)
Ciao,
oggi mi ha colpito molto questa
frase di Thomas Szasz, psichiatra ungherese, ed ecco perché. Mi confronto spesso con persone che
dicono di non aver trovato loro stesse, che si sentono insoddisfatte della loro
vita ma non sanno da quale parte cominciare per darle una bella svolta.
Tempo fa c’era una persona, a me
molto vicina, insoddisfatta del suo lavoro: diceva di voler fare altro. Ma cosa
vuol dire “altro”? A questa mia ingenua domanda non seguiva risposta, ma solo
la frustrazione di non sentirsi pienamente realizzato. La paura dell'ignoto e conseguente mancanza di coraggio nell'intraprendere nuove strade erano e sono i suoi maggiori limiti, che gli precludono delle esperienze piene e ricche di insegnamenti. Ad oggi questa persona
continua ad andare avanti per tentativi ed errori, prendendo quello che capita, non avendo ben chiaro ciò
che vuole e quale sia la meta che vuole raggiungere.
In realtà concordo con la tesi di
Szasz per cui noi non troviamo noi stessi ma creiamo noi stessi, proprio perché
diventa arduo trovare qualcosa che non si conosce veramente. Sono le nostre
esperienze che ci permettono di sperimentare e di scoprire aspetti di noi
stessi che neanche immaginavamo. Da quando siamo piccoli, quanti mestieri abbiamo
cambiato? E’ normale che il sogno di diventare astronauta si trasforma in
quello di diventare pilota, e poi calciatore, e magari ad oggi facciamo gli
impiegati seduti 8 – 10 ore davanti ad un computer. Ma cosa ci fa diventare
quello che siamo? Sono proprio le nostre scelte, che vanno a forgiare il nostro
carattere, ci mettono davanti a situazioni e persone ogni volta diverse, che in
vario modo ci influenzano e ci fanno maturare. Siamo noi a scegliere la nostra strada.
Partendo da questo presupposto prendiamo
consapevolezza della nostra esistenza ed evitiamo di lamentarci per quello che
dovremmo essere ma che in realtà non siamo, per le opportunità che meriteremmo
ma che ci vengono negate “perché ci sono i raccomandati” o semplicemente “perché
gli altri sono più fortunati di noi.”
Sei soddisfatto della tua vita? Torna con la mente a 5 anni fa e ripercorri il
viaggio che hai fatto fino ad oggi: come ti senti? Ripensa alle scelte per te
significative fatte in questo periodo. Le rifaresti?
Qual è il tuo più grande successo
ottenuto? E il tuo maggior rimpianto?
Le risposte a queste domande ti
aiuteranno a capire chi eri e chi sei diventato, saranno le tue esperienze a
dirtelo. E i tuoi margini di crescita e miglioramento saranno tanto più grandi quanto
più forte sarà la tua determinazione e la tua vision (per approfondire il tema
della vision clicca qui).
Freddie Mercury, in una famosa
intervista, dice:” Se dovessi morire domani, non mi
preoccuperei. Dalla vita ho avuto tutto. Rifarei tutto quello che ho fatto?
Certo, perché no? Magari un po' diversamente!”
Adesso tocca a te fare un bilancio
della tua vita!! E riparti inseguendo i tuoi sogni più grandi. Guardandoti allo specchio non potrai che piacerti!
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