domenica 22 aprile 2012

Alle origini della persuasione

Ciao, 
in questi giorni sono immerso nella lettura del libro "I persuasori occulti" di Vance Packard, e questo testo mi sta spingendo a riflettere profondamente su quanto leggo ogni giorno sul web e ascolto dai media. 

Nel testo di Packard si mettono in luce gli aspetti più oscuri della persuasione, caratterizzati da ingenti investimenti in ricerche e studi sulla psicologia e le motivazioni d'acquisto delle persone ad opera delle aziende, con l'obiettivo di indurre falsi bisogni nelle persone.

E mentre nei decenni scorsi gli strumenti di persuasione erano per l'appunto un mezzo per sviluppare le vendite, oggi la persuasione stessa è diventata un business. Ti basta cercare "persuasione" ad esempio su Google per ritrovarti davanti un elenco di corsi, ebook, libri sull'argomento. Finché questo permette di creare cultura intorno all'argomento non c'è niente di male, ma quando il concetto stesso di persuasione viene strumentalizzato, può creare molti danni. 
"Frequenta questo corso sulla persuasione, dopo le persone faranno tutto quello che vorrai...", "leggi questo testo e apprendi le tecniche di persuasione più avanzate per convincere gli altri facilmente"...
Il fatto è questo: può la relazione umana essere ridotta ad una partita a scacchi, a un'applicazione di tecniche per ottenere dei vantaggi dall'altro? E' questo il rischio che si sta concretizzando, visto quanto appena illustrato. 



Ed è per questo che desidero soffermarmi sull'etimologia della parola, proprio perché tornando all'essenza delle cose si può comprenderne il reale valore. 

PERSUASIONE: "indurre gli altri con parole efficaci a credere o fare qualcosa". 

Ora: il mio presupposto è che l'etica, l'amore e il rispetto dell'altro siano alla base di relazioni appaganti, rivitalizzanti, sane. Se parli con amore con le persone, se dai in modo disinteressato il tuo contributo, se abbandoni le tecniche e i malsani pensieri che qualcuno voglia sempre fregarti (so che stai pensando almeno ad 1 persona che conosci di questo tipo!), allora gli altri ti seguiranno, saranno disposti a credere in te e in quello che fai. Il motore delle relazioni è la fiducia. Ti chiedo: quando ti senti al sicuro con una persona? Quando sei disposto ad accettare un suo consiglio? Evidentemente quando ti fidi di lei, e questo è possibile se percepisci sincerità nell'altro. 
E' un meccanismo tanto semplice e potente quanto difficile da accettare oggi, dove la logica del "tutto e subito" ci porta a trovare scorciatoie, tecniche, che alla lunga, anziché avvicinarci agli altri e ai nostri sogni, ci isolano e ci allontanano da quanto di più vero e più bello la vita ci possa donare: dei rapporti fatti di amore e onestà.

Quindi come è possibile persuadere in modo etico, cioè "indurre gli altri con parole efficaci a credere o fare qualcosa" per il semplice fatto che vogliamo il loro bene? Apriamo il nostro cuore, doniamo agli altri e mettiamoli al centro della nostra vita, i benefici che ne avremo saranno di gran lunga superiori alle più rosee aspettative!



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