venerdì 28 dicembre 2012

Il potere della focalizzazione

"Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L'audacia ha in sé genio, potere, magia; incominciala adesso". Goethe

Oggi ho scelto di aprire questo post con una frase di Goethe, secondo me estremamente attuale.

In un periodo di grandi cambiamenti socio economici dobbiamo ricordarci sempre come la nostra intraprendenza, forza che ci permette di realizzare i nostri sogni, è fortemente alimentata dalla nostra focalizzazione. 
Più siamo orientati verso un risultato, più lo "vediamo" e desideriamo, maggiore sarà la nostra spinta all'azione. E l'azione ci permette poi di accrescere il nostro entusiasmo, di sviluppare la nostra creatività e soddisfare la nostra ambizione. 
E' quello che capita a tutti coloro che scelgono di agire piuttosto che stare a guardare, di creare network di relazioni reali e produttive piuttosto che virtuali e futili, di studiare e prepararsi per diventare più competitivi e appetibili sul mercato piuttosto che lamentarsi per il lavoro che non c'é. In fin dei conti gli audaci sono degli innovatori, che intraprendono nuovi progetti, magari neanche definiti nei minimi dettagli, ma con la certezza che realizzeranno qualcosa di grande, di utile utile per sé e magari per gli altri. 
Al giorno d'oggi non pagano i rimpianti e l'immobilismo, ma l'intraprendenza e l'innovazione, gli elementi in grado di portare valore aggiunto nella vita delle persone e nelle aziende. In fin dei conti evolversi e migliorarsi è nel DNA dell'uomo, perché reprime la nostra natura?
Se hai un sogno nel cassetto, se c'è qualcosa che desideri ardentemente realizzare ma non hai ancora fatto il primo passo, questo è il momento di farlo!
Steve Jobs diceva "Think different", dopodiché agisci, ora!




sabato 8 dicembre 2012

Il venditore ambulante multilingue

Ciao, 
scrivo questo post di rientro da un magnifico viaggio, tra Dubai e l'isola di Mauritius. 

Un viaggio di piacere, che mi ha permesso di confrontarmi con delle culture piuttosto diverse da quella occidentale, e gli spunti di riflessione di certo non mancano. Occupandomi poi di vendita e di formazione commerciale, ho fatto particolare attenzione alle dinamiche delle trattative commerciali in queste 2 realtà. 

Dubai è una città cosmopolita, dove lusso, perfetta organizzazione, ritmi incalzanti, grande ospitalità, si fondono in un mix esplosivo. Se in genere si associa la ricchezza di questa zona al petrolio, ho scoperto che la più grande fonte di ricchezza per Dubai è il turismo, e l'accoglienza che riservano ai turisti è davvero eccellente. La cura che tutti, dai tassisti agli operatori di albergo, dai commercianti agli addetti alle pulizie dei centri commerciali, hanno nelle cose che fanno e nel rapporto con i clienti, mi ha fatto capire il motivo per cui in quelle zone ci sia grande capacità di attrarre ricchezza. Nulla è lasciato al caso, e con grande garbo, prontezza di spirito e competenza, vengono proposti beni e servizi in modo decisamente attrattivo. La spettacolarità delle strutture di certo aiuta, ma la componente umana delle persone fa davvero la differenza. 
Tra l'altro Dubai è una realtà multietnica, e il fermento culturale è vivo nell'aria. 



Mauritius è stata la grande sorpresa: l'isola ha dei paesaggi mozzafiato e le persone sono un tesoro di valore inestimabile. 
Osservando i comportamenti di tutti gli operatori dell'albergo dove ho alloggiato, come dei venditori ambulanti conosciuti in spiaggia, ho scoperto persone che hanno nel dna lo spirito di sacrificio, la creatività, la dedizione e la passione per il prossimo, e soprattutto la grande umiltà. Perfino l'ultimo degli ambulanti parla almeno 4 lingue: inglese, francese, creolo, e un'altra lingua tra italiano, spagnolo e tedesco. Con l'ambizione di migliorarsi sempre di più e di imparare lingue come il russo, in grado di ampliare le loro possibilità di relazioni e di business con nuove tipologie di clienti. 
L'aspetto che mi ha colpito particolarmente è stata la spontaneità e semplicità di queste persone, che anche nelle relazioni commerciali mettono al centro il cliente, con approcci brillanti, una conversazione pacata e stimolante, tesa a conoscere realmente i loro interlocutori, in uno scambio culturale costante. 
Ogni occasione per parlare con queste persone è stato motivo di grande arricchimento. Consideriamo poi che le condizioni economiche delle persone del posto sono piuttosto modeste, e ciononostante riescono a comunicarti grande empatia, serenità, simpatia. Come fai a dire di no a dei venditori di questo calibro? 

Molte volte il venditore, preso dall'ansia da prestazione, trascura la relazione umana nelle sue trattative, puntando dritto sull'argomentazione e la chiusura, e quando i risultati (ovviamente) non arrivano, si scatena l'arte della lamentela. 
Cosa che ho apprezzato ulteriormente a Mauritius è stata proprio l'assenza di lamentele: persone che potrebbero avercela col mondo, che lavorano 9 ore al giorno senza ferie pagate, ricevendo uno stipendio di 250€, nonostante conoscano 4 lingue e lavorino in strutture a 4 stelle, ti accolgono sempre con il sorriso, e anche quando ti parlano della loro vita, non ci sono risentimento e rabbia nelle loro parole e sui loro volti. 

In questi giorni ho ricevuto davvero una grande lezione da questo popolo, e porto con me un ricordo dolce e intenso, con una grande voglia di condividere questa esperienza, e i suoi insegnamenti,  con il maggior numero di persone. 
Puntare sempre più in alto, alzare i propri standard, è possibile solo con grande umiltà e spirito di sacrificio, e i risultati non potranno che essere straordinari.