lunedì 23 giugno 2014

Il venditore di divani

Ciao, 
stamattina non ho potuto fare a meno di osservare una scena che mi ha colpito particolarmente all'interno di un centro commerciale. 
In un'area ampia all'interno della galleria commerciale è allestita un'esposizione di divani, e il colpo d'occhio è anche gradevole, mi verrebbe davvero voglia di provarli. Che pensieri e sensazioni associ ad un divano? Io penso al relax, all'ambiente di casa, alla condivisione di momenti di serenità e riposo. Non sono poi queste le motivazioni che ci portano ad acquistare un prodotto del genere? 

Bene, torniamo al nostro centro commerciale. Mentre ti scrivo sono in una posizione privilegiata, dal primo piano osservo dall'alto l'esposizione di divani, e l'unica persona che li sta provando intensamente è il venditore: evidentemente in sovrappeso, maglietta a righe, è stravaccato su una poltrona assorto a giocare con il suo cellulare. Intorno a lui tanti potenziali clienti che gli passano vicino, e devo dire che l'indifferenza tra lui e loro è reciproca! Per di più, come ciliegina sulla torta, su tutti idivani c'è un bel cartello con su scritto:"Si prega di NON accomodarsi". E se in un ristorante ti dicessero di non mangiare?
Quando ormai il sonno sta avendo la meglio sul nostro eroe, ecco che con un guizzo si alza dal suo giaciglio e inizia a passeggiare avanti e indietro, provando goffamente a coinvolgere qualche passante: non si è ancora ripreso dal suo torpore. 
Ormai osservo questa persona da circa 30 minuti, nel frattempo scrivo questo post e riorganizzo del materiale sul mio computer, e penso a quanto questa figura sia lontana dall'immagine del venditore, in generale, e del venditore moderno in particolare. 




Tu cosa faresti al suo posto? Come ti comporteresti con i clienti? E da cliente, come ti piacerebbe essere coinvolto da un venditore? 

Al giorno d'oggi i clienti sono sempre più diffidenti e riflessivi quando viene proposto loro di spendere dei soldi, e in realtà anche in passato era così. Ma ti è mai capitato di acquistare un prodotto/ servizio senza pensarci tanto su, perché ha evocato in te delle buone sensazioni? Il consulente che mi fa vivere l'esperienza di utilizzo del suo prodotto, con le relative emozioni che mi evoca, ha molte più possibilità di vincere le mie resistenze di consumatore critico ed esigente. Sicuramente chiunque abbia un atteggiamento distaccato, impacciato, senza nessuna possibilità di creare un feeling con il potenziale cliente, è sempre più destinato a perdere credibilità e capacità di essere ricordato (in 3 parole: opportunità di business). 
Fai la differenza, sempre: cura ogni piccolo particolare, sii gentile, creativo, metti passione e ingegno in quello che fai, e le persone si ricorderanno di te!

martedì 17 giugno 2014

Crea te stesso

Spesso sento dire che questa o quella persona non ha ancora "trovato" se stessa.
Ma il punto è che non "troviamo" noi stessi... creiamo noi stessi.
(Thomas Szasz)



Ciao,

oggi mi ha colpito molto questa frase di Thomas Szasz, psichiatra ungherese, ed ecco perché. Mi confronto spesso con persone che dicono di non aver trovato loro stesse, che si sentono insoddisfatte della loro vita ma non sanno da quale parte cominciare per darle una bella svolta.
Tempo fa c’era una persona, a me molto vicina, insoddisfatta del suo lavoro: diceva di voler fare altro. Ma cosa vuol dire “altro”? A questa mia ingenua domanda non seguiva risposta, ma solo la frustrazione di non sentirsi pienamente realizzato. La paura dell'ignoto e conseguente mancanza di coraggio nell'intraprendere nuove strade erano e sono i suoi maggiori limiti, che gli precludono delle esperienze piene e ricche di insegnamenti. Ad oggi questa persona continua ad andare avanti per tentativi ed errori, prendendo quello che capita, non avendo ben chiaro ciò che vuole e quale sia la meta che vuole raggiungere.

In realtà concordo con la tesi di Szasz per cui noi non troviamo noi stessi ma creiamo noi stessi, proprio perché diventa arduo trovare qualcosa che non si conosce veramente. Sono le nostre esperienze che ci permettono di sperimentare e di scoprire aspetti di noi stessi che neanche immaginavamo. Da quando siamo piccoli, quanti mestieri abbiamo cambiato? E’ normale che il sogno di diventare astronauta si trasforma in quello di diventare pilota, e poi calciatore, e magari ad oggi facciamo gli impiegati seduti 8 – 10 ore davanti ad un computer. Ma cosa ci fa diventare quello che siamo? Sono proprio le nostre scelte, che vanno a forgiare il nostro carattere, ci mettono davanti a situazioni e persone ogni volta diverse, che in vario modo ci influenzano e ci fanno maturare. Siamo noi a scegliere la nostra strada. 



Partendo da questo presupposto prendiamo consapevolezza della nostra esistenza ed evitiamo di lamentarci per quello che dovremmo essere ma che in realtà non siamo, per le opportunità che meriteremmo ma che ci vengono negate “perché ci sono i raccomandati” o semplicemente “perché gli altri sono più fortunati di noi.”

Sei soddisfatto della tua vita? Torna con la mente a 5 anni fa e ripercorri il viaggio che hai fatto fino ad oggi: come ti senti? Ripensa alle scelte per te significative fatte in questo periodo. Le rifaresti?
Qual è il tuo più grande successo ottenuto? E il tuo maggior rimpianto?

Le risposte a queste domande ti aiuteranno a capire chi eri e chi sei diventato, saranno le tue esperienze a dirtelo. E i tuoi margini di crescita e miglioramento saranno tanto più grandi quanto più forte sarà la tua determinazione e la tua vision (per approfondire il tema della vision clicca qui).

Freddie Mercury, in una famosa intervista, dice:” Se dovessi morire domani, non mi preoccuperei. Dalla vita ho avuto tutto. Rifarei tutto quello che ho fatto? Certo, perché no? Magari un po' diversamente!”



Adesso tocca a te fare un bilancio della tua vita!! E riparti inseguendo i tuoi sogni più grandi. Guardandoti allo specchio non potrai che piacerti!



domenica 8 giugno 2014

Alimenta la tua Visione

Come oramai ogni giorno consulto i post di un autore davvero illuminante sui temi della leadership e dello sviluppo personale, Robin Sharma. E questa frase mi ha colpito particolarmente: 


Ti è mai capitato di sentirti insoddisfatto, con la voglia di dare una svolta alla tua vita, ma senza sapere come? E' una situazione normale per te come per tutti gli esseri umani, e spesso è dovuta al fatto che, presi dalla frenesia della vita quotidiana e dalle tante distrazioni che minano il nostro focus durante la giornata (notifiche dei vari social, whatsapp, sms, giochini, telefonate...), trascuriamo quella che è la nostra Vision che, se alimentata, ci porta a realizzare i cambiamenti a medio e lungo termine più significativi della nostra vita.

Ma che cos'è la vision? Wikipedia la definisce come "la proiezione di uno scenario futuro che rispecchia gli ideali, i valori e le aspirazioni di chi fissa gli obiettivi e incentiva all'azione".
Quindi come prima cosa la vision è un concetto dinamico, in quanto è legato ad una proiezione nel futuro, a degli obiettivi e a delle azioni per raggiungerli. 

In più, sempre Wikipedia, ci dice che il manifesto della vision efficace dovrebbe:
  • essere chiaro e descrivere in modo vivido un’immagine;
  • riguardare il futuro;
  • essere facilmente ricordabile - sebbene la lunghezza sia variabile è preferibile contenerla il più possibile per facilitarne l’apprendimento;
  • contenere espressioni che facciano presa;
  • riferirsi ad aspirazioni realistiche o comunque verosimili.
Ora fermiamoci un attimo a riflettere. Qual è la tua vision? Quali sono i valori che sono alla base della tua vita, e che quindi si rispecchiano nella tua vision? Quali sono le azioni che compi ogni giorno per rendere sempre più concreto il tuo scenario futuro ideale?

Avere una vision sempre chiara, e pianificare costantemente delle azioni per realizzarla, necessita di grande focus, di determinazione e possibilmente di un network di persone che ti possa sostenere e stimolare. E alla base di tutto ci devono essere dei valori profondi, che sono l'unica fonte di ispirazione che può farci fare il salto di qualità. Puoi cliccare sulla copertina a lato e scaricare l'anteprima gratuita del mio ebook "Scopri i tuoi valori", dove parlo proprio di questo tema a me tanto caro. Si, perché solo se so cosa è davvero importante per me nella mia vita riesco ad orientare le mie azioni di conseguenza, dando tutto me stesso per realizzare la mia vision. Sotto questo punto di vista tu sei il miglior motivatore di te stesso, perché la tua vision può spingerti a fare quello che hai sempre sognato, e nessuno potrà farti desistere. 
Sta solo a te definire al meglio la tua vision e sfruttare intensamente ogni singolo giorno, ogni ora, per imparare qualcosa di nuovo che ti permetta di raggiungere l'eccellenza e di dare piena realizzazione alla tua vita. 




lunedì 2 giugno 2014

Quanto ti senti innovatore?



"Ogni organizzazione dovrà imparare ad innovare e l’innovazione può e deve essere organizzata come un processo sistematico".
Peter Drucker

Mai come in questo periodo la frase dell'economista austriaco Drucker torna d'attualità. 
Molte aziende si stanno "ristrutturando", variando i loro assetti societari e gli organici per far fronte a condizioni di mercato molto diverse rispetto a qualche anno fa. Al di là delle considerazioni sulla bontà delle scelte praticate, questo fenomeno ci deve far riflettere, per ripensare il nostro ruolo di player nel mercato del lavoro. 

Sento molte persone dire:" Ho mandato tanti cv ma non ho avuto alcuna risposta..", "E' impossibile trovare lavoro in questo periodo... vanno avanti solo i raccomandati...". 
Rispetto i vari punti di vista in merito, e personalmente mi pongo questa domanda:" E se dovessimo rivedere il nostro modo di cercare lavoro e di proporci alle aziende?" 
L'innovazione di cui parla Drucker,  se da una parte riguarda i processi e le logiche aziendali, dall'altra credo si debba estendere anche a tutti coloro che vogliono giocare un ruolo attivo nel mercato del lavoro. Un'azienda, per emergere e prosperare in questa situazione di mercato, deve modificare il suo approccio, ad esempio offrendo più servizi maggiormente personalizzati, ricorrendo di più alla leva promozionale (rispetto a quanto abituata a fare negli anni scorsi), investendo per fidelizzare ulteriormente i clienti che, con minore disponibilità economica, decidono con più attenzione come e dove spendere i loro soldi. 
In più valuterà con più attenzione le risorse umane da impiegare: se scelgo di assumere meno persone, quelle che selezionerò saranno di grande valore, proprio perché voglio fare la differenza nel mio mercato di riferimento avendo a disposizione minore disponibilità economica. 

Adesso ti faccio qualche domanda: "In che modo fai la differenza nel tuo lavoro?", "Qual è il valore aggiunto che porti all'azienda e che ti viene riconosciuto?", "Come cerchi lavoro?", "Quando ti candidi per un nuovo lavoro, in che modo metti in evidenza questi tuoi punti di forza?". 
Davanti a tante candidature spontanee e risposte ad un'inserzione, un'azienda per poter scegliere il candidato ideale deve percepire da subito un plus nella tua candidatura, anche solo per invitarti ad un colloquio conoscitivo. 

Io lavoro su me stesso da tempo per capire dove e come migliorarmi in questo aspetto, e per quanto mi riguarda diventa sempre più importante: 

1) costruire un network professionale selezionato e di qualità, grazie anche a social network come Linkedin. Persone con le quali condividere idee, spunti, risorse, possono davvero farci crescere. Ti ha mai dato un qualche valore aggiunto una persona che ti parla per 2 ore non facendo altro che lamentarsi della crisi? 

2) Studiare, studiare, studiare... leggere testi di autori che parlano di business, di innovazione, di personal branding e di tutte quelle materie che possono darmi degli spunti per lavorare su me stesso e per sviluppare un differente punto di vista sulla realtà, è fondamentale per continuare nel mio personale processo di evoluzione e di innovazione;

3) fare un costante bilancio della mia vita e delle mie attività professionali: solo con un monitoraggio attento e continuo di quello che faccio e dei risultati che ottengo mi permette di correggere la rotta verso la meta che mi sono prefissato. 

E' chiaro che questo è solo il mio punto di vista personalissimo, ma mi auguro che possa essere uno spunto per tutti coloro che desiderano veramente dare una svolta alla propria vita. Non metto in dubbio che il mercato del lavoro sia complesso, che la disoccupazione sia a livelli molto alti, che le aziende non assumono più come una volta, ed è proprio per questo che dobbiamo investire tutte le nostre energie per lavorare su quello che è in nostro potere, cioè noi stessi, per riuscire a far fronte a questa situazione. Non potremo cambiare le regole del mercato, ma sicuramente possiamo mutare il nostro approccio a questo mercato, interpretando al meglio le sue regole e imparando a giocare per vincere. 


Solo dando vita ad un sistematico processo di innovazione che riguarda noi stessi, la nostra professionalità e la visione del nostro ruolo nel mercato del lavoro, la nostra capacità di affrontare le difficoltà crescerà in modo esponenziale. 

Ti lascio con una frase di Jack Canfield, mi auguro che possa esserti di ispirazione.