venerdì 28 dicembre 2012

Il potere della focalizzazione

"Qualunque cosa tu possa fare, o sognare di poter fare, incominciala. L'audacia ha in sé genio, potere, magia; incominciala adesso". Goethe

Oggi ho scelto di aprire questo post con una frase di Goethe, secondo me estremamente attuale.

In un periodo di grandi cambiamenti socio economici dobbiamo ricordarci sempre come la nostra intraprendenza, forza che ci permette di realizzare i nostri sogni, è fortemente alimentata dalla nostra focalizzazione. 
Più siamo orientati verso un risultato, più lo "vediamo" e desideriamo, maggiore sarà la nostra spinta all'azione. E l'azione ci permette poi di accrescere il nostro entusiasmo, di sviluppare la nostra creatività e soddisfare la nostra ambizione. 
E' quello che capita a tutti coloro che scelgono di agire piuttosto che stare a guardare, di creare network di relazioni reali e produttive piuttosto che virtuali e futili, di studiare e prepararsi per diventare più competitivi e appetibili sul mercato piuttosto che lamentarsi per il lavoro che non c'é. In fin dei conti gli audaci sono degli innovatori, che intraprendono nuovi progetti, magari neanche definiti nei minimi dettagli, ma con la certezza che realizzeranno qualcosa di grande, di utile utile per sé e magari per gli altri. 
Al giorno d'oggi non pagano i rimpianti e l'immobilismo, ma l'intraprendenza e l'innovazione, gli elementi in grado di portare valore aggiunto nella vita delle persone e nelle aziende. In fin dei conti evolversi e migliorarsi è nel DNA dell'uomo, perché reprime la nostra natura?
Se hai un sogno nel cassetto, se c'è qualcosa che desideri ardentemente realizzare ma non hai ancora fatto il primo passo, questo è il momento di farlo!
Steve Jobs diceva "Think different", dopodiché agisci, ora!




sabato 8 dicembre 2012

Il venditore ambulante multilingue

Ciao, 
scrivo questo post di rientro da un magnifico viaggio, tra Dubai e l'isola di Mauritius. 

Un viaggio di piacere, che mi ha permesso di confrontarmi con delle culture piuttosto diverse da quella occidentale, e gli spunti di riflessione di certo non mancano. Occupandomi poi di vendita e di formazione commerciale, ho fatto particolare attenzione alle dinamiche delle trattative commerciali in queste 2 realtà. 

Dubai è una città cosmopolita, dove lusso, perfetta organizzazione, ritmi incalzanti, grande ospitalità, si fondono in un mix esplosivo. Se in genere si associa la ricchezza di questa zona al petrolio, ho scoperto che la più grande fonte di ricchezza per Dubai è il turismo, e l'accoglienza che riservano ai turisti è davvero eccellente. La cura che tutti, dai tassisti agli operatori di albergo, dai commercianti agli addetti alle pulizie dei centri commerciali, hanno nelle cose che fanno e nel rapporto con i clienti, mi ha fatto capire il motivo per cui in quelle zone ci sia grande capacità di attrarre ricchezza. Nulla è lasciato al caso, e con grande garbo, prontezza di spirito e competenza, vengono proposti beni e servizi in modo decisamente attrattivo. La spettacolarità delle strutture di certo aiuta, ma la componente umana delle persone fa davvero la differenza. 
Tra l'altro Dubai è una realtà multietnica, e il fermento culturale è vivo nell'aria. 



Mauritius è stata la grande sorpresa: l'isola ha dei paesaggi mozzafiato e le persone sono un tesoro di valore inestimabile. 
Osservando i comportamenti di tutti gli operatori dell'albergo dove ho alloggiato, come dei venditori ambulanti conosciuti in spiaggia, ho scoperto persone che hanno nel dna lo spirito di sacrificio, la creatività, la dedizione e la passione per il prossimo, e soprattutto la grande umiltà. Perfino l'ultimo degli ambulanti parla almeno 4 lingue: inglese, francese, creolo, e un'altra lingua tra italiano, spagnolo e tedesco. Con l'ambizione di migliorarsi sempre di più e di imparare lingue come il russo, in grado di ampliare le loro possibilità di relazioni e di business con nuove tipologie di clienti. 
L'aspetto che mi ha colpito particolarmente è stata la spontaneità e semplicità di queste persone, che anche nelle relazioni commerciali mettono al centro il cliente, con approcci brillanti, una conversazione pacata e stimolante, tesa a conoscere realmente i loro interlocutori, in uno scambio culturale costante. 
Ogni occasione per parlare con queste persone è stato motivo di grande arricchimento. Consideriamo poi che le condizioni economiche delle persone del posto sono piuttosto modeste, e ciononostante riescono a comunicarti grande empatia, serenità, simpatia. Come fai a dire di no a dei venditori di questo calibro? 

Molte volte il venditore, preso dall'ansia da prestazione, trascura la relazione umana nelle sue trattative, puntando dritto sull'argomentazione e la chiusura, e quando i risultati (ovviamente) non arrivano, si scatena l'arte della lamentela. 
Cosa che ho apprezzato ulteriormente a Mauritius è stata proprio l'assenza di lamentele: persone che potrebbero avercela col mondo, che lavorano 9 ore al giorno senza ferie pagate, ricevendo uno stipendio di 250€, nonostante conoscano 4 lingue e lavorino in strutture a 4 stelle, ti accolgono sempre con il sorriso, e anche quando ti parlano della loro vita, non ci sono risentimento e rabbia nelle loro parole e sui loro volti. 

In questi giorni ho ricevuto davvero una grande lezione da questo popolo, e porto con me un ricordo dolce e intenso, con una grande voglia di condividere questa esperienza, e i suoi insegnamenti,  con il maggior numero di persone. 
Puntare sempre più in alto, alzare i propri standard, è possibile solo con grande umiltà e spirito di sacrificio, e i risultati non potranno che essere straordinari.





giovedì 1 novembre 2012

La voce della motivazione

Ciao, 
in altri post ho parlato personalmente dell'importanza di avere obiettivi ben formati, che ci permettono di  vivere secondo le nostre attitudini e in armonia con noi stessi. 

Questa volta ti presento un testo sul tema letto dal grande Natale Ciravolo. Riconosci la sua voce? 
E' un testo denso di significato e dal quale prendere degli spunti importanti


E, come ben sa chi ha letto altri miei post, il mondo dello sport ci dà degli esempi straordinari sull'importanza del gioco di squadra, del sacrificio e della determinazione necessari per conseguire risultati importanti. L'esempio più recente è quello che ci ha regalato l'Arsenal nella partita di coppa contro il Reading: dal baratro del 4 a zero a favore degli avversari al 7-5 finale a suo favore. 



Una bella scarica di emozioni, vero? 

lunedì 29 ottobre 2012

Essere preparati è tutto

"Essere preparati è tutto" Gian Paolo Montali

In questi giorni, leggendo "Scoiattoli e tacchini", il libro di Gian Paolo Montali, ho incontrato più volte questa frase, che raccontata con la sua passione ed esperienza di coach vincente, invita a riflettere profondamente su se stessi. 
Nella vita quotidiana mi confronto con molte persone, che spesso con le loro parole alimentano la cultura dell'alibi proprio per non fare i conti con la realtà, ovvero la loro preparazione non adeguata alla sfida che stanno affrontando. 

Ti faccio degli esempi. A chi dice che non trova lavoro io chiedo "cosa fai ogni giorno per poter ottenere il lavoro dei tuoi sogni?", "quanto tempo dedichi allo sviluppo del tuo network lavorativo?". 
A chi mi dice "l'azienda dovrebbe fare di più... dovrebbe investire maggiormente... servirebbero nuove iniziative..." io rispondo: "stai utilizzando al meglio tutti gli strumenti che hai già a disposizione? Alla luce delle tue esperienze, quali soluzioni proponi?".
Spesso davanti a queste domande ci sono risposte evasive o silenzi imbarazzanti!

Essere preparati, sempre, costa fatica, sacrificio, significa perseverare con una volontà di ferro. E solo quando affronti le tue sfide al top, con la giusta preparazione, allora riesci anche ad elaborare nuove strategie, soluzioni che ti portano ad alzare il tuo standard. Questo ti porta a strutturare un tuo metodo (se ancora non ce l'hai), ad affinarlo giorno dopo giorno, a vivere con slancio e passione tutto quello che fai, a condividere soluzioni e nuove idee anziché lamentele. 



Il racconto di Montali è la storia di una vita fondata su un sogno, alimentato da duro lavoro, metodo e disciplina. E' una splendida dimostrazione di quanto il successo sia scienza, raggiungibile attraverso una rigorosa pianificazione, spirito di sacrificio e tanto cuore!



lunedì 22 ottobre 2012

Non farti trattare da asino!

"Se tratti le persone come asini otterrai performance da asini"
da "Coaching", di John Whitmore

Leggendo questa frase sono tornato indietro nel tempo, ripensando alle mie esperienze lavorative e ai racconti di amici e conoscenti. 
L'elemento comune a molte di queste esperienze è quello della "fretta da risultati". Da una parte, per molti manager, è più semplice dire ai loro collaboratori cosa fare e come farlo, credendo di garantirsi un'esecuzione efficace delle direttive aziendali, e dall'altra molti collaboratori eseguono diligentemente, rinviando il momento in cui inizieranno a pensare con la loro testa. 
Con questo non voglio dire che non si debbano rispettare le gerarchie aziendali! Dico solo che, a volte, ci debba essere più spazio per la condivisione di idee, per la cooperazione costruttiva all'interno dei team di lavoro. 
Credo che questo sia un passaggio fondamentale per alimentare l'entusiasmo e la passione delle persone, elementi che danno un grande contributo alla loro crescita, personale e professionale. 



Essere pienamente consapevoli e responsabili di quello che si fa è la chiave della propria realizzazione, il punto di partenza di una vita fatta di autonomia intellettuale e grandi risultati!!


lunedì 24 settembre 2012

Sentirsi realizzati!

"Solo il 20% delle ragioni per cui non stai raggiungendo i tuoi obiettivi è all'esterno. Tutto il resto dipende da te". 
Brian Tracy



Ciao, 
oggi più che mai si sente parlare di concetti quali "realizzazione", "raggiungimento dei propri obiettivi", di "senso della vita". 
Certo, ogni giorno, in famiglia come al lavoro, ci viene chiesto molto, e anche noi vorremmo sempre il meglio da noi stessi e dagli altri. 

Ma siamo davvero disposti a dare il massimo per ottenere ciò che desideriamo? 

Premesso che è molto più semplice ed economico (in termini di risorse ed impegno) pretendere dagli altri piuttosto che da noi stessi, mi confronto personalmente con persone che hanno tanti sogni nel cassetto, ma che passano il tempo a lamentarsi, o ad ogni modo senza focalizzare la propria attenzione a pianificare le proprie azioni con scrupolosità. 

Nella prima schiera, quella dei "lamentosi", rientrano tutti coloro che dicono di sentirsi meglio dopo "essersi sfogati", cioè dopo aver passato del tempo prezioso a piangersi addosso, elencando tutte le cose che non vanno, che non funzionano, ponendosi nella condizione di vittime sacrificali: perché capitano tutte a me?! Queste persone dimenticano che tutto il tempo dedicato a lamentarsi in una giornata toglierà inevitabilmente spazio al tempo e alle energie necessarie per lavorare sulle soluzioni. Perché alla fine lamentarsi è faticoso, oltre che poco funzionale!

Nell'altra schiera rientrano coloro che magari si mettono in moto per raggiungere i risultati sperati, dedicando però poco tempo alla pianificazione strategica degli obiettivi, che comprende anche la creazione degli strumenti più adatti per conseguirli. Prendiamo ad esempio la ricerca del lavoro, tema a me molto caro e sul quale ho scritto diversi post in passato. Giorni fa ho osservato una ragazza, con un pacco di curriculum in mano, che entrava in tutti i negozi del quartiere dicendo: "posso lasciare il mio curriculum?" in modo molto affrettato e approssimativo, per poi scappare via. Leggendo poi il suo cv, ho potuto constatare come fosse scritto in modo elementare e senza dettagli di valore sulle sue esperienze professionali. 
Allora ho fatto alcune considerazioni: 
- evidentemente questa ragazza non ha le idee chiare. Va bene desiderare un lavoro, magari nel commercio, ma bussare in tutte le attività commerciali, di categorie completamente differenti, dimostra che non ha un obiettivo ben formato e definito: lavorare in un negozio di telefonia è ben diverso che farlo in uno showroom di abbigliamento, un bar o un negozio per animali. Questa persona ha dato vita ad una ricerca indifferenziata, e personalmente non assumerei mai una persona che dimostra di non avere le idee chiare; 
- ottima la scelta di presentarti di persona ai tuoi possibili datori di lavoro: fallo quantomeno in modo professionale, così da lasciare un buon ricordo di te; e non scappare via come una ladra!
- uscita dal punto vendita, della persona resta il suo curriculum: meglio lasciare una fotografia dettagliata e professionale di sé, con particolare evidenza dei propri punti di forza, oppure 2 pagine di semplice carta straccia? 
In questo genere di persone ci saranno quelle che poi si lamenteranno dicendo "ho mandato centinaia di cv ma non ho avuto alcuna risposta". Chiedetevi il perché, e soprattuto cercate di capire COME pianificare strategie di successo. 

Ci saranno sempre degli ostacoli lungo il nostro cammino, ed è per questo che il modo nel quale ci prepariamo, studiamo e programmiamo le nostre azioni fa davvero la differenza. 

Su http://www.briantracy.com trovi l'ebook gratuito "Goal setting success" di Brian Tracy, che ti sarà molto utile per pianificare i tuoi obiettivi. 

Ti auguro di tutto cuore di fare centro!!






venerdì 24 agosto 2012

Vivere l'amore

Stamattina ho aperto gli occhi e ho iniziato la giornata spinto da un forte desiderio, una sensazione speciale. 
Ti è mai capitato di voler urlare al mondo qualcosa ma senza sapere bene cosa, o meglio non trovando le parole giuste per farlo.

Allora ho iniziato una ricerca, e ho scelto di condividere con te questo video di Tiziano Terzani. Ascoltandolo ho ripensato a quei valori fondamentali che lui incarna in modo splendido: un amore puro e profondo per la vita, la pace, la curiosità per quanto di bello ci offre il mondo, la tenacia nel credere nei propri ideali. Nelle sue parole non c'è traccia di odio, di risentimento, e la sua espressività è la migliore dimostrazione della sua sincerità. 
E riflettere sul messaggio di Terzani mi ha fatto un gran bene, e credo possa essere utile a tutti coloro che si lamentano per la mancanza di lavoro, che vivono le loro giornate annoiati, passivi, che faticano a trovare stimoli, a dire parole come "ti amo" e "che bella la vita", a dirle con amore e passione. 

La vita è lì fuori, abbiamo il compito di andarcela a prendere, trascorrendo i nostri giorni facendo del bene, prima di tutto a noi stessi, per irradiare poi gli altri di amore e gioia. 



E sai cos'altro ho imparato ascoltando questa e altre testimonianze di Terzani? Che non è necessario urlare le proprie ragioni e le proprie idee: la loro forza sta nella nostra convinzione e nella passione con le quali le coltiviamo e le condividiamo, consci del fatto che un sorriso e una voce calda e ricca di trasporto sono molto più potenti di un discorso urlato e pieno di frasi ad effetto. 

lunedì 23 luglio 2012

Usa il tuo talento!

Oggi mi sono imbattuto nel libro "Dovresti tornare a guidare il camion Elvis" di Sebastiano Zanolli, e dopo poche pagine mi ha colpito questa frase

"Quanto tempo alla settimana dedicate a preparare un'alternativa alla vostra situazione lavorativa?"

La frase mi ha colpito perché tocca un argomento a me molto caro, che mi permette di misurarmi quotidianamente con nuove sfide, e allo stesso tempo mi carica di responsabilità, constatando quale livello di "non azione" abbia raggiunto una buona fetta delle cosiddette "giovani leve". 

Personalmente ho sempre visto il lavoro come una grande opportunità per scoprire qualcosa di più su me stesso, cimentandomi in varie attività, dai ruoli più duri di operaio a quelli più creativi legati al mondo del sales & marketing. Ogni esperienza è un'occasione per dare tutto me stesso e capire cosa mi renda davvero felice. I miei limiti passano in secondo piano: quando trovo qualcosa che mi piace davvero, allora la mia passione trova piena realizzazione. E per fare questo studio, faccio ricerche sul web, coltivo dei contatti, mi metto in gioco. 

Su questo tema mi piace confrontarmi con le persone, sul lavoro come tra amici, e sui social network come Linkedin. E ascoltando le varie opinioni, troppo spesso prevale la pratica del lamento fine a se stesso. Sempre più le persone sono insoddisfatte di quello che sono, di ciò che fanno e che hanno, e allora scaricano le loro frustrazioni piangendosi addosso, se poi c'è anche una spalla su cui piangere ancora meglio!!
Trovare soluzioni richiede impegno, creatività, passione, sacrificio, preparazione, e alla fine in pochi sono disposti a tutto questo per realizzarsi. 

Non mi piace dispensare consigli, ma condividere riflessioni e inviti all'azione, visto che poi ognuno di noi può certamente imparare dall'esperienza, a condizione che decida di agire.

 E allora "Torniamo bambini! Provare non costa nulla"

Da piccoli inventiamo giochi, passiamo giornate intere a creare situazioni che ci fanno stare bene, a fantasticare sul futuro. La bellezza di tutto questo è che poi agiamo per provare a costruire il nostro piccolo grande mondo. E poi: quante volte siamo caduti dalla bicicletta, e con graffi e sbucciature ci siamo rimessi in sella fino a quando non abbiamo imparato ad andare dritti per la nostra strada? 
Da grandi cambiano le nostre esigenze, e quindi i nostri obiettivi, questo è normale, ma non è normale perdere lo spirito di iniziativa propria del bambino che è in noi, quella forza che ci spinge a non arrenderci mai e a trovare soluzioni in grado di farci superare ogni difficoltà. Solo così potremo tirare fuori il talento che è in noi: per riconoscerlo dobbiamo usarlo!

Affrontiamo il mondo degli adulti con l'energia e lo spirito creativo dei bambini. 
Così facendo non so se riusciremo a realizzare tutti i nostri i sogni, ma certamente saremo più felici per il semplice fatto che ci adoperiamo per alimentare le nostre passioni, e come per magia non avremo più  tempo per lamentarci invano!



martedì 26 giugno 2012

Il grande passo

Ti è mai capitato di riflettere su quanto possano cambiarci delle esperienze? Oppure di vivere delle situazioni che ti hanno davvero insegnato tanto? 
Beh, a me è capitato spesso, ma solo pochi giorni fa ho potuto sperimentare tutta la potenza degli insegnamenti e delle emozioni che un'esperienza ci può dare. 

Infatti il 23 giugno ho vissuto la straordinaria giornata del mio matrimonio: desiderata, progettata, condivisa con le persone più care, è stata una tappa fondamentale della mia vita. La fervida attesa prima di entrare in sala, le gambe che tremano salendo le ultime scale, la vista della sposa più emozionata che mai, hanno scatenato una tempesta dentro di me. Un turbinio di emozioni che ho sentito da subito come pure, intense, che mi hanno portato ad una nuova consapevolezza si quanto la vita sia fatta di attimi che sta a noi rendere indimenticabili. E l'ingrediente magico, che rende tutto più speciale e fa diventare ogni attimo elemento di crescita è la condivisione delle emozioni: solo così si può diventare più forti, più completi, migliori. 
E' l'evoluzione della vita, quel motore che ci permette di guardare avanti con fiducia, con passione, con la voglia di fare sempre qualcosa di straordinario, di utile per sé e per gli altri. E' quel motore che permette alle persone di aggregarsi, di fare squadra, di camminare insieme verso obiettivi ambiziosi.

Non smettere di emozionarti mai e soprattutto condividi, condividi, condividi! E' davvero emozionante!


giovedì 14 giugno 2012

L'amore può essere contagioso!!

In questi giorni c'è una domanda ricorrente che mi torna alla mente: "qual è la cosa che potrei fare per sentirmi davvero felice e appagato adesso?"
Guardando quest'immagine ho trovato la risposta, e la voglio condividere con te


Sono momenti di tenerezza, di dolcezza, di simpatia, di amore, quelli che ti strappano un sorriso, una lacrima, che ti fanno sentire vivo. 
Guardandomi intorno capisco come il bisogno di questi attimi sia molto forte ma allo stesso tempo inespresso: basta una frase di Cassano in conferenza stampa che televisioni e giornali si scatenano, partono azioni legali con richieste milionarie di risarcimento; in nome del business imperversano dicerie e morbosità sui delitti più violenti (ci sono trasmissioni tv costruite su questo), e potrei andare avanti all'infinito. Non ce ne accorgiamo ma se ci esponiamo a tutto questo ci avveleniamo giorno dopo giorno, e la nostra vita prende un gusto decisamente amaro. 

Personalmente mi basta guardare una foto come questa per rimettermi in pace con il mondo, e capire che si può scegliere il mondo dove vivere, spegnendo la tv e mettendo al centro della propria vita le persone che sono davvero importanti per noi. 
Fai una prova: fai 2 respiri profondi, rilassati, e dedica tutto il tempo che vuoi ad ogni tassello di questa immagine. Prenditi il tuo tempo. 
Scommetto che hai un bel sorriso che non riesci e che non vuoi nascondere. Complimenti, hai fatto il primo passo: adesso puoi uscire dalla tua stanza e contagiare le persone che ti sono accanto con questa grande energia positiva, semplicemente con il tuo amore. 

lunedì 4 giugno 2012

Quando la polemica si scontra con i fatti

Esattamente 7 mesi fa scrivevo un post, "Cosa c'è dopo la polemica", che mette in luce l'abitudine al lamento e alla polemica sterile dei più, quantomeno in Italia. 
E questo tema torna più attuale che mai in queste settimane, dove in seguito al terremoto in Emilia, si è alzato un polverone per la decisione di dar vita, anche se in forma ridotta, ai festeggiamenti per il 2 giugno, invece di investire le risorse disponibili (economiche e di forze armate) per la ricostruzione. 

Giornali, telegiornali, siti web e radio hanno dato forte risalto a queste polemiche, perché questo fa audience e scalda gli animi. Come volevasi dimostrare, tante energie spese per "fare rumore" hanno oscurato il lavoro di chi è sul campo per aiutare gli emiliani colpiti dal sisma: le chiacchiere hanno preso il sopravvento sulla concretezza. 

Se deve esserci una discussione, che sia costruttiva: questi fatti ci devono far capire come quello che ha davvero importanza è ciò su cui ci focalizziamo. Preferiamo riempire la nostra vita di chiacchiere sterili, magari con dei validi fondamenti etici e teorici ma che poi non producono risultati, oppure vogliamo davvero cambiare le cose, compiendo azioni in grado di migliorare realmente la qualità della nostra vita e di chi ci sta intorno? 


lunedì 28 maggio 2012

Esiste quello che so fare

Oggi lo spunto di riflessione nasce da questo video di Julio Velasco


Immediato e potente, vero?
Ti è capitato, almeno una volta, di trovarti al posto di Velasco? E al posto di sua figlia? 
Nella vita, per raggiungere i propri risultati, è importante non darsi alibi, e considerare che possiamo imparare le strategie di cui abbiamo bisogno. E se siamo consapevoli che non esistono cose facili o difficili, ma solo quello che sappiamo e non sappiamo fare, avviamo un processo di crescita e di maturazione prezioso. 

Elevare i nostri standard vuol dire assumersi le proprie responsabilità, e andare avanti con l'atteggiamento vincente di chi non cerca scuse per giustificare i propri insucessi, ma si adopera per cercare le soluzioni vincenti.

Nella vita ci sono situazioni più o meno ricorrenti per tutti noi, dove la possibilità di errore è molto alta, e spesso non siamo in grado di assumerci la responsabilità delle nostre azioni. Ti è mai capitato di essere frainteso? E magari di aver detto all'altra persona: "non hai capito! Come fai a non capirlo, è semplice".
Molto spesso comportamenti di questi tipo portano a feroci discussioni, le relazioni possono compromettersi a causa di fraintendimenti. 
Assumersi la responsabilità della propria comunicazione vuol dire agire, scegliere di fare qualcosa di diverso rispetto al solito. E se si parla di buona comunicazione non si può non parlare del metodo FourVoiceColors® di Ciro Imparato, che consente di vivere le proprie relazioni all'insegna dell'armonia e del benessere. Perché la cosa davvero importante è comunicare buone emozioni, trasmettere le proprie sensazioni, e questo è possibile solo se si ha completa consapevolezza e padronanza della voce.



In più, dal 15 al 17 giugno, a Roma, ci sarà il grande evento dell'anno, l'Empower Your Voice Now!, 3 giorni con Ciro Imparato per vivere il metodo FourVoiceColors® e trasformare la propria comunicazione, per vivere la propria vita a colori. 


venerdì 18 maggio 2012

La rivoluzione "verde"


Hai notato come ormai, quasi ogni giorno, giornali e tv parlino dei rincari della benzina?
Se hai un’auto certamente la sosta dal benzinaio non è certo piacevole!
E se da domani non avessi più la preoccupazione del pieno di carburante?


Oggi mi ha colpito una notizia che mi ha fatto riflettere molto “Norvegia: stop alle auto a benzina”.
Ebbene sì: dal 2015 in Norvegia le auto a benzina lasceranno il posto a mezzi ibridi ed elettrici. 




Questa scelta del governo norvegese, di cui ben poco ha parlato la stampa nazionale, è l’inizio di una vera e propria rivoluzione: rendere la mobilità davvero sostenibile. In un periodo economico turbolento come questo, i costi per i trasporti incidono pesantemente sulle tasche dei cittadini, in balia delle fluttuazioni di un mercato petrolifero fin troppo instabile ed incomprensibile. Ne è la dimostrazione il calo dei consumi di carburanti dell’ultimo periodo (clicca qui per leggere l’articolo completo).

Credo che ci sia un valore etico molto profondo nella scelta norvegese: quella di rendere le persone libere dalla schiavitù della benzina, e garantire uno sviluppo eco sostenibile della mobilità.
E per di più questa scelta è un esempio di come le cose possano cambiare, anche quando sembra che la realtà dei fatti sia immutabile: quello che fa la differenza è la volontà e la forza con la quale si persegue il cambiamento.  
Facciamo tesoro di questo insegnamento, possiamo applicarlo anche nella vita di tutti i giorni, per renderla ancora più splendente e ricca di gioia e serenità.

Per leggere l'articolo completo sull'iniziativa norvegese clicca qui

domenica 22 aprile 2012

Alle origini della persuasione

Ciao, 
in questi giorni sono immerso nella lettura del libro "I persuasori occulti" di Vance Packard, e questo testo mi sta spingendo a riflettere profondamente su quanto leggo ogni giorno sul web e ascolto dai media. 

Nel testo di Packard si mettono in luce gli aspetti più oscuri della persuasione, caratterizzati da ingenti investimenti in ricerche e studi sulla psicologia e le motivazioni d'acquisto delle persone ad opera delle aziende, con l'obiettivo di indurre falsi bisogni nelle persone.

E mentre nei decenni scorsi gli strumenti di persuasione erano per l'appunto un mezzo per sviluppare le vendite, oggi la persuasione stessa è diventata un business. Ti basta cercare "persuasione" ad esempio su Google per ritrovarti davanti un elenco di corsi, ebook, libri sull'argomento. Finché questo permette di creare cultura intorno all'argomento non c'è niente di male, ma quando il concetto stesso di persuasione viene strumentalizzato, può creare molti danni. 
"Frequenta questo corso sulla persuasione, dopo le persone faranno tutto quello che vorrai...", "leggi questo testo e apprendi le tecniche di persuasione più avanzate per convincere gli altri facilmente"...
Il fatto è questo: può la relazione umana essere ridotta ad una partita a scacchi, a un'applicazione di tecniche per ottenere dei vantaggi dall'altro? E' questo il rischio che si sta concretizzando, visto quanto appena illustrato. 



Ed è per questo che desidero soffermarmi sull'etimologia della parola, proprio perché tornando all'essenza delle cose si può comprenderne il reale valore. 

PERSUASIONE: "indurre gli altri con parole efficaci a credere o fare qualcosa". 

Ora: il mio presupposto è che l'etica, l'amore e il rispetto dell'altro siano alla base di relazioni appaganti, rivitalizzanti, sane. Se parli con amore con le persone, se dai in modo disinteressato il tuo contributo, se abbandoni le tecniche e i malsani pensieri che qualcuno voglia sempre fregarti (so che stai pensando almeno ad 1 persona che conosci di questo tipo!), allora gli altri ti seguiranno, saranno disposti a credere in te e in quello che fai. Il motore delle relazioni è la fiducia. Ti chiedo: quando ti senti al sicuro con una persona? Quando sei disposto ad accettare un suo consiglio? Evidentemente quando ti fidi di lei, e questo è possibile se percepisci sincerità nell'altro. 
E' un meccanismo tanto semplice e potente quanto difficile da accettare oggi, dove la logica del "tutto e subito" ci porta a trovare scorciatoie, tecniche, che alla lunga, anziché avvicinarci agli altri e ai nostri sogni, ci isolano e ci allontanano da quanto di più vero e più bello la vita ci possa donare: dei rapporti fatti di amore e onestà.

Quindi come è possibile persuadere in modo etico, cioè "indurre gli altri con parole efficaci a credere o fare qualcosa" per il semplice fatto che vogliamo il loro bene? Apriamo il nostro cuore, doniamo agli altri e mettiamoli al centro della nostra vita, i benefici che ne avremo saranno di gran lunga superiori alle più rosee aspettative!



martedì 17 aprile 2012

Lasciati trasportare dalle note!

Ciao,
oggi ti presento Andy Mckee, artista di straordinaria sensibilità. E lo faccio perché ci dà l'opportunità di riflettere sull'importanza delle emozioni nella nostra vita, e di quanto la musica e i suoni che ci circondano possano essere una grande fonte di ispirazione. 
Adesso mettiti comodo, fai un bel respiro profondo, chiudi gli occhi e abbandonati al suono della chitarra di Andy. 


Immagino come ti senti adesso, proprio ora c'è un bel sorriso sul tuo volto. 
Ogni volta che non trovi le parole, che desideri esprimere quello che di più profondo hai nel tuo cuore, allora abbandonati alla musica, fa in modo che la tua voce risuoni come questa chitarra alle orecchie di chi ti ascolta. E questo sarà possibile solo se amerai profondamente chi hai davanti e ti permetterai di far fluire le emozioni come un fiume in piena. 

lunedì 9 aprile 2012

Che colore ha la calma?

Questa mattina ho scelto di dedicare un po' di tempo a  me stesso, per regalarmi qualche ora di benessere. 
E l'ho fatto uscendo presto da casa, passeggiando per una Treviso placida, silenziosissima, verde, con i primi alberi in fiore. Il tutto armato di tanta voglia di passeggiare all'aria aperta e con un libro sotto braccio. 

Sono questi i momenti nei quali il tempo sembra fermarsi, si recuperano energie fisiche e mentali nutrendosi della calma e del benessere che si provano apprezzando anche i più piccoli dettagli che la natura ci offre. 
Ora, entrato un bar caldo e accogliente, confortato da una tazza di caffè, visto il clima autunnale, apro il mio libro, che ho già "divorato" qualche tempo fa, e mi immergo nella lettura. 
Amore, fiducia, benessere, onestà, felicità: sono questi i valori che si rafforzano sempre di più in me, soprattutto per il modo nel quale sono trattati nel testo, consentendomi di riflettere profondamente sulla mia vita, sui miei comportamenti, sulle mie relazioni. 

Gli altri sono il bene più prezioso che abbiamo afferma l'autore in più occasioni: mi torna in mente questa frase riflettendo su quanto ognuno di noi può fare per rendere la propria vita e quella degli altri migliori. E non parlo solo di amici e parenti: anche solo entrando in un bar e salutare in modo cordiale e con un sorriso, rassicurare con voce calma una persona agitata, il nostro mondo può davvero diventare un posto migliore. 

Ti starai chiedendo qual è il libro che ho letto? 
E' La voce verde della calma di Ciro Imparato, un'opera davvero da leggere e rileggere!


Credo che mai come oggi sia fondamentale ritagliarsi del tempo per riflettere profondamente sulla propria essenza e sul modo in cui possiamo sinceramente ed incondizionatamente fare del bene agli altri. 
E' l'unica strada per provare un senso di benessere e piacevolezza in grado di rendere la nostra vita più serena e felice. 

martedì 3 aprile 2012

Giustizia è fatta!!

Ciao, 
lo scorso 21 marzo ho pubblicato un post intitolato "Impara dalle disavventure" (se non lo hai letto clicca qui), nel quale parlo di una disavventura in cui sono incappato insieme a migliaia di altre persone ad opera del sito Italia - programmi. 
Questo sito truffaldino ha inviato a migliaia di persone, non solo utenti ma anche persone che non hanno mai avuto accesso al sito come il Presidente Giorgio Napolitano, delle lettere minatorie con richieste di pagamento per abbonamenti sottoscritti per il download di programmi gratuiti. 

In "Impara dalle disavventure" riporto anche dei video di testimonianze su questo fenomeno. 

Oggi non voglio proporti nuovi video, ma una sola immagine: 


Ebbene sì, il sito è stato oscurato, le istituzioni hanno fatto il loro dovere e ora questa "società a delinquere" non potrà più nuocere a nessuno. E questo è merito anche delle migliaia di persone che hanno fatto sentire la propria voce, rifiutando di subire delle truffe così meschine. 

Dell'esito felice della vicenda ne parla oggi il Corriere della sera, vai all'articolo.

Un grazie di cuore a tutti coloro che credono nell'onestà e lottano per non vedere calpestati i propri diritti!



mercoledì 21 marzo 2012

Impara dalle disavventure

Ciao, 
oggi ti parlo di una truffa in cui sono incappato anch'io qualche giorno fa. Te ne parlo per 2 motivi: 

1) perché tu possa evitarla: va bene imparare dai propri errori, ma se c'è possibilità di trarre insegnamenti altrui meglio!
2) per trarne degli spunti per la propria crescita: davanti a casi come questi è importante farsi rispettare, organizzarsi e attingere a tutte le risorse che si hanno a disposizione per tutelare i propri diritti. 

Infatti, documentandomi sul web in merito a questa vicenda, ho letto di moltissime persone che, intimorite, hanno pagato pur non sapendo che cosa. E' un atteggiamento per me inconcepibile, ma comprendo che non tutti reagiamo allo stesso modo davanti a situazioni del genere. 
Ecco perché vicende come queste possono essere dei veri insegnamenti per la propria crescita personale.

Ti riassumo brevemente il fatto: tempo fa (non ricordo neanche quando di preciso!) devo aver visitato il sito di italia-programmi.net, che contiene software gratuiti (e questo perché puoi trovarli gratuitamente anche su altri siti). Dopo qualche mese mi arriva una lettera di questa società, che mi intima a pagare l'abbonamento di 96€, minacciando anche l'intervento di avvocati, tribunali e quant'altro. 

Con questo stratagemma tantissime persone hanno effettuato il bonifico, e paradossalmente queste lettere di sollecito sono arrivate anche al presidente dell'Antitrust Catricalà, intervistato su Striscia la notizia.


Ci sono poi tante persone comuni che hanno subito questa truffa, e qui trovi un altro servizio, in onda su Cielo


Se vuoi saperne di più ti basterà digitare "itala programmi.net" su Google, si aprirà un mondo di forum e segnalazioni. 
Ti consiglio quindi vivamente di stare alla larga da questo sito, e se dovessi ricevere lettere di richieste pagamenti ignorale! Ecco anche le indicazioni dell' ADUC, l'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori: clicca qui per leggerle

Quali sono gli insegnamenti che si ricavano da questa storia? 

1) la buona fede sul web non basta, bisogna essere estremamente scrupolosi, soprattutto per quanto riguarda siti e aziende che non si conoscono; 
2) affermare i propri diritti è fondamentale, anche se non tutti hanno gli strumenti per farlo da subito. Ecco perché condividere esperienze e informazioni utili è un passo importante per la tutela dei consumatori, categoria a cui apparteniamo tutti. 
3) per molte persone, davanti a situazioni del genere, l'avvilimento, lo sconforto e la paura possono prendere il sopravvento. Volersi bene vuol dire abbandonare ogni paura e lottare per il rispetto dei propri diritti. 
3) quando avrai fatto valere le tue ragioni ti sentirai più forte, più sicuro di te e sicuramente arricchito da una nuova esperienza, conclusasi a tuo favore. 

Se hai affrontato anche tu questa situazione e vuoi condividerla, se hai semplicemente domande sul tema commenta questo post!!


lunedì 19 marzo 2012

L'assenza non è assenza

"L'assenza non è assenza. Abbiate fede, colui che non vedete è con voi"
                                                                            S. Agostino

Ho scelto di iniziare questo post con una frase di S. Agostino che ho riscoperto nelle ultime settimane. 
A seguito di un lutto che mi ha colpito profondamente, la mia mente è tornata indietro negli anni, a quello che ero, e a quello che sono grazie a persone speciali che hanno dato un valore preziosissimo alla mia vita. 

Non voglio fare la solita retorica, e credo sia utile, quantomeno per me, condividere uno stato d'animo che sta portando con sé riflessioni importanti, profonde. 
Quando vengono a mancare degli affetti, ci si rende conto di quanto siano importanti per il fatto che, anche in loro assenza, continuano a vivere in noi, in quello che facciamo, nelle cose che diciamo, magari in molte espressioni e atteggiamenti! Sono segni indelebili di un legame di sangue, di un cammino percorso insieme, mano nella mano, completamente abbandonati l'uno all'altro, consapevoli dell'amore che ci lega. 



Credo che questo sia uno dei più grandi insegnamenti della vita: se ami incondizionatamente, la felicità arriva, a volte all'improvviso, ma sempre al momento giusto, pronta a spazzare via le nubi che molto spesso creiamo, presi dai nostri problemi, e che oscurano il sole che dovrebbe splendere sempre nel nostro cuore e sul nostro sorriso. 


E quando le persone che poniamo al centro del nostro amore vengono a mancare, troppo spesso ci concentriamo sul dolore della perdita, è umano, ma quello che abbiamo il dovere di fare è poi diventare consapevoli che queste persone ci hanno fatto un dono eterno: quando ci sentiamo giù di morale, quando sembra che ci vada tutto contro, quando anziché sorridere "teniamo il broncio", solo pensando a loro il nostro animo si placa, e un sorriso dolce, magari bagnato da una lacrima, ci rende più umani, più veri.  E la nostra giornata migliora. 
E' la ricetta per la pace interiore, che porteremo sempre con noi e che non dimenticheremo mai. 

              I STILL LOVE YOU




mercoledì 14 marzo 2012

Il colloquio di lavoro

Ciao,
siamo arrivati al fatidico giorno del colloquio di lavoro!
Non ti tedierò con le classiche raccomandazioni, sempre valide e che puoi trovare in molti blog e forum, oltre che su siti come monster (clicca qui per vedere una di queste sezioni). E questo perché c'è un aspetto trascurato dalla stragrande maggioranza dei consulenti che svolgono un grande lavoro per orientare le persone nella gestione della ricerca del lavoro: il modo nel quale si comunica durante il colloquio, e in particolare la voce utilizzata durante l'intervista.

In una situazione dove l'azienda vuole sapere tutto sul candidato, istintivamente si pensa che sia importante fornire il maggior numero di informazioni al selezionatore, un po' come quando l'insegnante ci interrogava a scuola. In realtà un ruolo fondamentale lo ricopre il modo nel quale parliamo: adeguare la propria voce ai contenuti che si vogliono comunicare è l'unico modo per risultare credibili.
Secondo uno studio dello psicologo Albert Mehrabian, le nostre parole contribuiscono solo per il 7% alla nostra credibilità, mentre la voce determina per il 38% il nostro livello di credibilità e sincerità.

Il motivo per cui questo aspetto è poco trattato è perché fino a qualche anno fa non esisteva un metodo semplice, facilmente applicabile, che potesse insegnare come modulare la propria voce in base alle emozioni che si vogliono generare negli altri. 
Nel 2005 Ciro Imparato ha creato il Metodo FourVoiceColors®, che codifica, per ognuna delle 4 emozioni fondamentali, una voce con specifiche caratteristiche degli elementi espressivi. Ecco allora che nascono: 
1) la voce gialla della simpatia; 
2) la voce verde dell'empatia; 
3) la voce blu dell'autorevolezza; 
4) la voce rossa della passione. 

Ecco direttamente dalle parole di Ciro Imparato la presentazione del metodo


Ora, capisci bene come padroneggiare il Metodo FourVoiceColors® in situazioni come quella del colloquio di lavoro è davvero fondamentale se vuoi migliorare la tua immagine e la tua credibilità: parlando con la giusta voce potrai essere più autorevole, più spontaneo, più efficace in ogni fase del colloquio, e questo ti porterà inevitabilmente ad avere molte più possibilità di successo. 
Se vuoi saperne di più sul Metodo FourVoiceColors® puoi leggere il libro "La tua voce può cambiarti la vita", corredato di cd per iniziare ad allenarsi con le 4 voci vincenti!    

Ti consiglio vivamente di iniziare a registrare la tua voce, scoprirai quali sono i tuoi punti di forza e le tue aree di miglioramento del tuo strumento più prezioso, la voce, così importante per la miglior efficacia della tua comunicazione. 

In conclusione ti lascio con un video, trailer del film The Shift, dove Ciro Imparato è la voce del protagonista, il grande Wayne Dyer. Ascolta come la perfetta applicazione del Metodo FourVoiceColors® crei una comunicazione coinvolgente ed emozionante.

Buona visione


giovedì 8 marzo 2012

La ricerca del lavoro con internet

Oggi internet è un prezioso alleato per chi è alla ricerca di un impiego, o vuole semplicemente essere aggiornato su cosa offre il mercato del lavoro. 
Con internet si riducono le distanze, e con gli strumenti giusti si può entrare in contatto con ogni genere di azienda. Come per tutte le ricerche affidate al web, bisogna avere le idee chiare e i mezzi giusti per poter ottenere dei risultati perfettamente rispondenti alle proprie esigenze, chiari e in tempi brevi. 

Se hai letto i post precedenti sai già che, arrivato al momento di cercare lavoro, avrai già fatto chiarezza dentro di te, definito i tuoi obiettivi e redatto un curriculum accattivante. Ora è arrivato il momento di "far lavorare il curriculum per te".
Hai capito bene: attraverso siti come Monster, Infojobs e social network come Linkedin e Xing il tuo profilo professionale diventa ricercabile da qualsiasi azienda, anche su Google. 



Ecco 2 strategie che moltiplicano notevolmente le tue possibilità di successo e la tua visibilità su internet:

1) sui siti come www.monster.it, www.infojobs.it, crea il tuo profilo in modo dettagliato, avrai così il tuo curriculum on line ricercabile da tutte le aziende e le società di selezione in cerca di un profilo come il tuo. Per capire quali possono essere delle parole chiave da inserire,  digita degli skill nel motore di ricerca, ad esempio di Monster: se ad esempio digiti "proattivo", vedrai come risultato in quante ricerche di lavoro è richiesta la proattività. Inserendo parole chiave molto ricercate, e comunque rispondenti alle tue reali caratteristiche, avrai sempre maggiori possibilità di essere ricercato. 

2) crea il tuo profilo su www.linkedin.it, descrivendo nei dettagli le tue esperienze e indicando tutte le tue compentenze. Inoltre inizia a creare il tuo network professionale con responsabili di selezione, responsabili del personale delle aziende che più ti interessano, e soprattutto iscriviti ai gruppi di utenti che possono essere più utili per te: ci sono gruppi per persone che cercano lavoro in determinate aree territoriali (Jobseeker Italia, Svizzera, Veneto, Lazio...) o  in specifici settori. Partecipando alle discussioni dei gruppi aumenterai la tua visibilità e svilupperai il tuo network professionale.

Seguendo questi accorgimenti, anche quando non sarai attivamente davanti al computer per cercare lavoro, i selezionatori potranno comunque ricercare il tuo profilo grazie alla visibilità che avrai raggiunto. E sai qual è il risultato? Verrai contattato per delle posizioni in linea con il tuo profilo senza doverti neanche candidare alle rispettive ricerche. Personalmente mi succede spesso, e questo perché curo in modo meticoloso il posizionamento del mio profilo professionale su internet.

Se vorrai farmi delle domande su questo argomento commenta questo post, condivideremo insieme a tutti gli altri lettori le tue curiosità, per continuare a crescere insieme. 

sabato 4 febbraio 2012

Prepara il tuo curriculum

Dopo aver fatto una riflessione su come sia importante fare chiarezza in noi stessi, per focalizzarci su quel tipo di lavoro e sulle scelte che ci renderanno veramente felici, ecco arrivato il momento di scrivere il nostro curriculum. 

La domanda più ricorrente di chi si appresta a candidarsi a delle offerte di lavoro è: 


Premesso che il formato del curriculum maggiormente richiesto dalle aziende è il formato europeo (per scaricare il format clicca qui), credo che si debba fare un passo indietro per comprendere al meglio cosa scrivere nel curriculum e come farlo al meglio. 

Che cos'è il curriculum? Il curriculum è uno strumento di promozione di se stessi, un'istantanea della propria vita professionale, che deve essere il più fedele e accurato possibile perché è la prima cosa di noi che entra in contatto con le aziende. 
Compreso che il curriculum è uno strumento, possiamo scriverlo per farlo lavorare per noi, per metterlo al nostro servizio. Seguendo il format che ti ho suggerito non avrai problemi nell'individuazione delle aree da compilare. Ecco allora alcuni principi sempre validi che costituiscono un filo conduttore nella stesura del curriculum:

1) sii sincero: i curriculum "taroccati" non pagano nel lungo termine. La piena congruenza tra quello che siamo, quello che sappiamo fare, e quanto comunichiamo, ci renderà sempre inattaccabili e sicuri in fase di colloquio. Infatti, al di là di dichiarare competenze che non si hanno, mentire con il cv può compromettere la nostra serenità e sicurezza durante il colloquio. 

2) argomenta: non limitarti a fare un elenco di esperienze, ma argomentale, motivale. Se ad esempio hai frequentato dei corsi di formazione, non fermati alla semplice citazione del corso, ma indica i suoi contenuti principali e gli obiettivi che ti sei prefisso frequentando quel seminario. Se poi hai conseguito dei risultati concreti grazie agli insegnamenti acquisiti, ancora meglio, parlane! E' un po' come la differenza nell'andare al ristorante: al momento dell'ordinazione può esserci un cameriere che fa uno scarno elenco dei piatti del menu, oppure può esserci un abile venditore, che descrive nel dettaglio ogni pietanza, che invoglia i clienti ad ordinare quanto presentato. Devi essere un abile venditore di te stesso!

3) vai oltre il curriculum: oggi la multimedialità offre molte opportunità per essere più visibili: hai pubblicato ebook, audio, hai un blog che aggiorni regolarmente? Inserisci nel curriculum i link a queste risorse: sono una testimonianza concreta delle tue attività, quindi non limitarti a citarle, falle vedere! Se poi hai una buona dizione e i mezzi giusti per realizzare un prodotto di qualità (ormai con una fotocamera di ultima generazione si possono avere dei buoni risultati) fai una video presentazione, e inserisci il link nel curriculum: lo farai parlare e l'impatto nel selezionatore sarà notevole, a patto di aver realizzato un buon prodotto. 

In uno dei prossimi post ti parlerò delle risorse di cui non puoi fare a meno in fase di colloquio!
Al prossimo appuntamento